bici
Giovedì 31 gennaio 2013, a partire dalle ore 10.00, si svolgerà, presso la Sala Napoleonica dell’Accademia di Belle Arti di Brera, una Giornata di studi dal titolo “Meccanismi leonardiani e biomeccanica degli arti inferiori”, curata da Paola Salvi (leonardista e docente dell’Accademia di Brera) e Carlo E. Rottenbacher (ingegnere e ricercatore dell’Università di Pavia).
Il convegno - L’iniziativa è organizzata dall’Accademia di Brera, con l’Università di Pavia e con la collaborazione di Dobertec, azienda svizzera specializzata in biomeccanica.
Gli interventi dei relatori (Paola Salvi, Carlo E. Rottenbacher, Giuseppe Stagnitto, Maria Luisa Garini, Maria Rita Gualea, Marco Antonelli) si concentreranno su alcuni meccanismi elaborati da Leonardo per la trasmissione del movimento meccanico e sull’anatomia degli arti inferiori.
Il corpo umano è infatti per Leonardo stesso un meccanismo dotato di leve che agiscono per l’azione del motore dei muscoli, tant’è che egli ha scritto in uno dei suoi fogli anatomici conservati al Windsor: “Fa’ che ‘libro delli elementi macchinali colla sua pratica vada innanzi alla dimostrazione del moto e forza dell’omo e delli altri animali, e mediante quelli tu potrai provare ogni tua proposizione”.
Un particolare meccanismo azionato dai piedi, che oggi possiamo definire “a step”, è stato descritto da Leonardo per far funzionare la “macchina per volare” (Ms. B), un’imbarcazione a pale verticali e uno strumento musicale (Codice Atlantico).
Lo stesso meccanismo è stato oggi utilizzato per realizzare una bicicletta che, ispirandosi ai meccanismi leonardiani, rende possibile un migliore sfruttamento della catena cinematica degli arti inferiori rispetto a una bicicletta tradizionale.
La Giornata affronterà quindi gli studi di Leonardo e le moderne rilevazioni quantitative dei meccanismi da lui descritti applicati al prototipo della nuova bicicletta, che verrà presentata e comparata con la bicicletta tradizionale.
La bicicletta - Si tratta del prototipo di Twist Bike Atlantic di Dobertec, la prima bicicletta al mondo dotata di un innovativo sistema di trasmissione ad elevato rendimento, basato sul motore che Leonardo descrisse nel Codice Atlantico. Ideata dall’ing. Marco Antonelli, è stata concepita e realizzata da un’equipe esperta di ingegneri, ricercatori e designer.
Nel 1998 l’ing. Marco Antonelli pensò di creare una nuova bicicletta dotata di un sistema di trasmissione analogo a quello che Leonardo descrisse nel Codice Atlantico oltre 600 anni prima e che adottò sia sulla Claviviola (f. 93r) sia sull’Imbarcazione a pale verticali ( f. 915).
La trasmissione di Twist Bike è stata oggetto di studi approfonditi che hanno portato allo sviluppo di un sistema cinematico brevettato ad elevato rendimento che rende possibile un migliore sfruttamento della catena cinematica degli arti inferiori rispetto ad una bici tradizionale.
Il movimento della pedalata non è circolare, ma “a step”, dall’alto verso il basso.
Dall’idea alla realizzazione del prototipo (esposto per la prima volta alla Triennale di Milano nel maggio 2012) sono trascorsi anni di ricerca scientifica, studio del design e dei materiali. Ricerche per le quali l’ideatore, ing. Antonelli, ha coinvolto due dipartimenti dell'Università di Pavia: di Ingegneria (con il prof. Carlo Rottenbacher) e di Medicina (con il prof. Roberto Bottinelli, Centro di ricerca di biologia e medicina dello sport).
La Twist Bike Atlantic è quindi la prima bicicletta al mondo che racchiude le quattro eccellenze italiane:
1 - la storia italiana, grazie agli insegnamenti di Leonardo da Vinci;
2 - la tradizione meccanica e medica italiana nello sviluppo della trasmissione;
3 - il design italiano, per vestire di arte e design; ed in fine;
4 - le maestranze artigianali italiane, migliori al mondo, che hanno realizzato la Twist Bike Atlantic.

Dai meccanismi di Leonardo alle due ruote